Il campione azzurro è tornato in Italia dopo il trionfo agli Australian Open, ma deve affrontare alcune polemiche
E’ sicuramente l’italiano del momento. Il trionfo agli Australian Open ha lanciato, a neanche 23 anni, Jannik Sinner nell’olimpo del tennis azzurro. Il primo successo in uno Slam per l’altoatesino è stato accolto con entusiasmo ed euforia non solo dagli appassionati della disciplina ma anche da politici, sportivi e uomini di spettacolo. Tutti sono ai piedi del ragazzo di San Candido che però non ama avere troppi riflettori puntati e per questo ha rifiutato l’invito di Amadeus a partecipare al Festival di Sanremo.
“Non so né cantare né ballare, voglio solo giocare a tennis”. Questo il messaggio del numero 4 al mondo che dimostra come i suoi unici pensieri siano rivolti alla racchetta e ai prossimi obiettivi da raggiungere. Ma visto che il nostro è il Paese delle polemiche e delle contraddizioni non c’è stata solamente, in questi giorni, l’esaltazione della storica vittoria a Melbourne, ma anche diverse accuse su alcune scelte di vita del classe 2001.
Uno dei primi a puntare il dito contro Jannik è stato il giornalista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo che – dopo averlo incensato per le sue straordinarie prestazioni sul campo – gli ha ‘tirato le orecchie’ sottolineando il fatto che la sua residenza a Montecarlo sia poco edificante per una stella dello sport italiano.
Caos Sinner: trucchetto svelato
Il giornalista lo ha criticato per la scelta di risiedere nella città-stato dove c’è un regime fiscale enormemente più conveniente rispetto all’Italia. Va però evidenziato come la tassazione agevolata riguardi esclusivamente gli introiti pubblicitari e commerciali, non quelli derivanti dalle vittorie dei tornei. E Sinner, che comunque per circa 11 mesi all’anno è in giro per il mondo, è comunque in ottima compagnia: tantissimi sono i tennisti che risiedono nel Principato.
Per spegnere definitivamente le polemiche è stato lo stesso Sinner che ha risposto alla scomoda domanda durante la conferenza stampa nella sede della Federtennis dopo la vittoria dell’Australian Open. “Quando ho fatto 18 anni mi sono allenato a Bordighera con il mio ex allenatore che aveva la residenza a Monaco e ha detto se andavo anche io – ha spiegato il campione azzurro – La cosa più bella di Montecarlo è che ci sono tanti giocatori con cui ti puoi allenare, tante palestre, tante strutture e i campi sono buoni. E inoltre il clima è ottimo, si può giocare tutto l’anno. Onestamente lì mi sento a casa, ho una vita normale, posso andare a fare spesa con zero problemi. Mi sento bene lì”.
Insomma stop alle polemiche con Jannik che pensa già ai prossimi impegni, non c’è spazio alle critiche.