Michael Schumacher ha scritto la storia della Formula 1, diventando un simbolo di questo sport: è arrivato un annuncio incredibile sull’ex pilota tedesco
È impossibile descrivere Michael Schumacher e ciò che ha fatto per la Formula 1: andrebbero coniati nuovi aggettivi, forme di descrizione mai utilizzate e forse si potrebbe usare anche qualche tono sensazionalistico, stavolta senza rischi di essere contraddetti. L’ex pilota per anni è stato il vero simbolo del Circus, forse di tutto lo sport a quattro ruote, diventando ancora oggi quasi proverbiale quando si parla di motori.
Ha vinto sette Mondiali – i primi due con la Benetton e poi cinque con la Ferrari di fila – con uno strapotere che non ha eguali nella memoria degli appassionati. O meglio, almeno a livello di numeri, c’è chi è riuscito e si tratta di Lewis Hamilton, il cui percorso, per certi versi, ricorda quello di Schumi, nonostante per molti addetti ai lavori sia comunque un gradino più in basso rispetto al Kaiser.
C’è chi non la pensa esattamente così, però. Si tratta di James Vowles, uno che ha lavorato a stretto contatto con entrambe le leggende e, di conseguenza, le conosce molto bene. Il suo giudizio ha sorpreso in molti nelle ultime ore.
Vowles fa tremare il mondo della Formula 1: “Hamilton ha più talento di Schumacher”
Vowles è una personalità importante nelle quattro ruote. L’attuale team principal della Williams Racing ha lavorato dal 2010 al 2021 in Mercedes, condividendo di fatto con Hamilton i migliori anni della sua carriera.
Al podcast ‘High Performance’, ha dedicato parole al miele nei confronti del pilota inglese: “Hamilton era, ed è ancora oggi, il pilota con più talento naturale con cui abbia mai lavorato, compreso anche Schumacher“. Sono dichiarazioni che fanno discutere, soprattutto per la considerazione di cui gode il tedesco nel mondo dello sport. Ha aggiunto anche che a colpirlo in Hamilton è sempre stata la mentalità, la voglia di vincere ogni gara, anche se adesso è più maturo e sa mettere in cascina anche secondi o terzi posti, pur di vincere il Mondiale.
Vowles, nella sua analisi, ha anche tirato fuori il Mondiale 1997, in cui Schumacher fu protagonista del contatto con Jacques Villenueve nell’ultima gara: “Michael è un uomo incredibile, ma quella volta si rovinò“. E ancora: “In Mercedes, invece, volevo essere ricordato per il dominio. Con le nostre regole sapevamo che avrebbe vinto il miglior pilota, con pari opportunità in venti gare”.