Clamoroso retroscena su un episodio che coinvolge la Juve: le parole del calciatore faranno di certo discutere.
Una decisione così importante da poter cambiare la storia di una stagione, di una serie di calciatori e perfino dei tecnici in panchina.
Una scelta così personale e per certi versi unica che non è forse neanche scritta, ma tutta da interpretare. Con ciò che ne consegue. Renato Olive, ex calciatore di Bologna e Perugia, e ora collaboratore di Roberto Donadoni, ha parlato ai microfoni di TvPlay. Fra le tante domande sulla sua esperienza da calciatore e sul lavoro al fianco dell’ex commissario tecnico della nazionale, Olive ha inevitabilmente incassato la richiesta di tornare su quel match che ha fatto tanto discutere, e che ancora oggi è al centro delle polemiche.
L’incontro fra la Juve e il Perugia fu decisivo per lo scudetto, e sotto la pioggia torrenziale, in un terreno di gioco per molti impraticabile, a decidere era solo l’arbitro Collina. Un direttore di gara scelto per un match importantissimo, che decise di portare a termine la partita e quindi una storia che ormai tutti conoscono. Di quel match si sa quasi tutto, ma Olive ha raccontato alcuni dettagli che fino ad ora non erano emersi, e che di certo faranno ancora discutere.
“Alcuni giocatori volevano andare via”: Olive svela i retroscena
“Si poteva giocare, a pallanuoto forse, ma si poteva”. Renato Olive racconta il famoso match fra Perugia e Juve ai microfoni di TvPlay e svela una serie di particolari vissuti con la fascia da capitano al braccio.
“Ero il capitano del Perugia, entrai in campo con Collina e Conte. Solo un arbitro come Collina poteva tenere a bada personaggi come Gaucci e Moggi“, osserva Olive, prima di svelare le sensazioni che i calciatori stavano vivendo in quel momento. “Immagina le pressioni. Ci si giocava lo scudetto, qualsiasi altro arbitro forse avrebbe rimandato la partita al giorno successivo, ma un arbitro come Collina che non teme la figura di Gaucci e tantomeno quella di Moggi è riuscito a fare un qualcosa che non è mai più successo nel mondo del calcio”.
I calciatori, come raccontato in più occasioni, erano quasi certi che il match sarebbe stato rimandato. Olive conferma, svelando cosa accadeva in quel momento negli spogliatoi. “Abbiamo ricominciato a giocare dopo oltre un’ora. Molti di noi si erano fatti la doccia, c’era chi addirittura si era fumato una sigaretta, e altri ancora volevano andare via. Posso dire che è successo di tutto fino a quando è arrivato Collina e ha detto di rientrare in campo”.
Quella decisione cambiò le sorti di una stagione intera facendo discutere, e resta forse l’ultimo frame del calcio di un tempo, in cui era l’arbitro a decidere senza badare a logiche di sponsor o televisive. Uno dei passaggi più discussi della carriera di Collina, per Olive l’unico in grado di poter decidere senza aver timore di poter sbagliare.