Dopo oltre dieci anni, ecco la verità su Michael Schumacher: arrivano le dichiarazioni di un punto di riferimento del tedesco
Sono davvero rari i personaggi ad aver dimostrato carisma, talento e costanza in grado di cambiare le regole dello sport. Michael Schumacher rimane indiscutibilmente uno di essi: un uomo generoso in pista come nella vita di tutti i giorni: la Formula 1, oggi, per il campione tedesco è però un lontanissimo ricordo.
Il 29 gennaio del 2013 Michael era in vacanza in montagna e durante una discesa in scii è incappato in un gravissimo incidente che lo ha cambiato per sempre. Non si sa nulla delle sue condizioni, il riserbo imposto dalla famiglia – in primis da sua moglie Corinna, sempre al suo fianco – è stato categorico.
Proteggere l’uomo prima del pilota, il padre, il marito: un obiettivo non sempre semplice, vista la potenza mediatica che il cognome di Michael porta dietro ancora dietro di sé. Pochissimi i privilegiati a cui è consentito, di tanto in tanto, fargli visita: l’ex amministratore delegato e direttore della Ferrari Jean Todt è uno di questi. Hanno condiviso un elenco infinito di titoli e gioie insieme.
Da giorni si parla con insistenza di una potenziale bella notizia che rivedrebbe Michael unito alla famiglia, per un lieto evento: le nozze della sua amata primogenita, Gina Maria. Il matrimonio dovrebbe avere luogo in spagna durante l’estate: nel frattempo, però, fanno rumore le dichiarazioni di un personaggio che Schumacher lo conosceva davvero molto bene soprattutto in pista.
Rivelazione Schumacher: “Non veniva capito”
Poche settimane prima del tragico incidente di Meribel Michael aveva registrato un’intervista per il suo sito ufficiale: in essa, alla domanda dei fan su chi fosse stato il pilota ad averlo maggiormente ispirato ai tempi dei kart, la risposta di Schumi fu diretta: “Vincenzo Sospiri“.
Sospiri è stato un pilota di kart di grande talento che negli anni ’80 ha vinto tanto: 4 titoli italiani, 3 europei ed uno mondiale. In un’intervista ad ‘Ultimouomo.com’, l’ex pilota ha parlato anche di Schumacher rivelando un intrigante retroscena riguardo all’uomo, oltre che al fenomeno in pista.
“Mi trovavo bene con Michael, è stato un amico. Lui era estremamente dedito al suo lavoro“, ha dichiarato Sospiri sottolineando come nella vita del campione tedesco vi fosse molto poco oltre al lavoro in pista. Un amore viscerale per le corse che, poi, ha dato vita ad una delle leggende più amate della Formula 1.
“Aveva bisogno di privacy, per quel che concerneva la sua vita personale. Non tutti lo hanno capito“. La medesima privcy che, dopo i fatti di undici anni fa, la famiglia continua a chiedere: nell’attesa che un miracolo possa restituirci il Michael di un tempo.