UFFICIALE la sconfitta a tavolino: cambia la classifica

Subire una sconfitta a tavolino non può che fare male, specie se ha implicazioni per la classifica. L’amarezza non può che essere forte.

Perdere non fa mai piacere a nessuno, anche se il modo in cui questa viene recepita può dipendere dal modo in cui si arriva a questo risultato. Se il ko arriva in seguito a una buona prestazione non può che esserci amarezza perché si pensa di avere subito qualcosa che non si meritava, ma si può trarre spunto da quanto fatto per cercare di fare meglio nella partita successiva, magari restando concentrati per tutti i novanta minuti e riducendo al minimo gli errori.

calcio sconfitta a tavolino
Subire una sconfitta non può che fare male – Foto | Canva – Juve-sportitalia.com

Ben diversa può essere la sensazione quando la sconfitta viene decisa a tavolino e rappresenta la conseguenza di una distrazione che si sarebbe potuta evitare. Il rammarico non può che essere forte, soprattutto perché sarebbe bastato davvero poco per poterlo evitare

Una sconfitta a tavolino fa davvero male

Ma qual è la formazione che ha subito una sconfitta a tavolino e che non può che recriminare ben sapendo come questo risultato influsica sulla classifica? Il riferimento è alla gara Tavagnacco-Res Roma di Serie B femminile, che era terminata 2-2 al termine dei novanta minuti di gioco. I padroni di casa avevano subito la rimonta della formazione della capitale, ma sono riusciti a conquistare i tre punti su decisione del giudice sportivo.

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Una socnfitta a tavolino ha il sapore di un’ingiustizia – Foto | Canva – Juve.sportitalia.com

A permettere alle friulane di conquistare i tre punti è stato un errore commesso dalle dirigenti avversarie, che hanno compilato in maniera sbagliata la distinta, il documento che si consegna all’arbitro prima della partita in cui vengono indicate le giocatrici che vengono schierate dal primo minuto e chi poi parte dalla panchina.

Sulla base di quanto emerso, non è stato rispettato quanto previsto dal regolamento, secondo cui è obbligatorio inserire nella lista ufficiale del match un minimo di 15 calciatrici “formate”, cioè in possesso dei requisiti per scendere in campo. La lista presentata dalle laziali comprendeva solo quattordici elementi, quindi meno di quanto previsto. .

Grazie ai tre punti ottenuti dal giudice sportivo le ragazze del Tavagnacco riescono a balzare a quota 7 punti in classifica, ruolino di marcia che le avvicina a Freedom e San Marino, che sono al momento a quota 9.

Le friulane vogliono però continuare a credere nella salvezza, obiettivo fissato all’inizio dell’annata e al momento ancora alla portata, almeno a livello di matematica.

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